Comune montano, sorto in epoca alto-medievale in un territorio popolato sin da tempi remoti; l'economia locale si basa sulle tradizionali attività rurali e su poche imprese industriali a carattere artigianale.
La comunità dei rocchesi, con un indice di vecchiaia nella media, mostra una certa tendenza all'insediamento sparso: si distribuisce nel capoluogo comunale, adagiato su un poggio coronato dai ruderi di un castello medievale, in alcuni aggregati urbani elementari e in case sparse sui fondi.
Il territorio comunale mostra un paesaggio essenzialmente collinare e alto-collinare: ammantato, per gran parte della sua estensione, da folte fasce di vegetazione boschiva (cerri, aceri e roverelle), degrada dolcemente verso la valle del torrente Fredane; qui, alternandosi alle macchie di vegetazione idrofila che bordano le sponde più basse, si estendono i campi coltivati, con prevalenza di seminativi e alberi da frutto.
Un'area arida circonda il lago di Mefite, che, asciutto d'estate, ribolle d'inverno a causa dei gas sprigionati da grandi soffioni; l'anidride carbonica che fuoriesce dalle acque lacustri uccide le specie animali e vegetali, creando un paesaggio povero di vegetazione.
Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia San Felice, vestito di una tunica d'argento e di un mantello rosso; il Santo, raffigurato nell'atto di benedire con la mano sinistra, stringe nell'altra mano un pastorale d'oro.
Comune montano, sorto in epoca alto-medievale in un territorio popolato sin da tempi remoti; l'economia locale si basa sulle tradizionali attività rurali e su poche imprese industriali a carattere artigianale.
La comunità dei rocchesi, con un indice di vecchiaia nella media, mostra una certa tendenza all'insediamento sparso: si distribuisce nel capoluogo comunale, adagiato su un poggio coronato dai ruderi di un castello medievale, in alcuni aggregati urbani elementari e in case sparse sui fondi.
Il territorio comunale mostra un paesaggio essenzialmente collinare e alto-collinare: ammantato, per gran parte della sua estensione, da folte fasce di vegetazione boschiva (cerri, aceri e roverelle), degrada dolcemente verso la valle del torrente Fredane; qui, alternandosi alle macchie di vegetazione idrofila che bordano le sponde più basse, si estendono i campi coltivati, con prevalenza di seminativi e alberi da frutto.
Un'area arida circonda il lago di Mefite, che, asciutto d'estate, ribolle d'inverno a causa dei gas sprigionati da grandi soffioni; l'anidride carbonica che fuoriesce dalle acque lacustri uccide le specie animali e vegetali, creando un paesaggio povero di vegetazione.
Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia San Felice, vestito di una tunica d'argento e di un mantello rosso; il Santo, raffigurato nell'atto di benedire con la mano sinistra, stringe nell'altra mano un pastorale d'oro.
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