Cervinara

La leggenda narra che Cervinara fu fondata ''dietro la distruzione che Lu-
cio Silla fece di Caudium nell'anno 673 di Roma, sulle vestigia di un tem-
pio dedicato a Cerere, dea delle messi''. Tale ricostruzione, però, sugge-
stiva e affascinante, non trova confer-_
ma nelle fonti. Un’altra ipotesi sposta la nascita del paese al tempo dei
Longobardi, che si insediarono nel Sannio nell’anno 571: essa, però, è
smentita dal monaco Giovanni, che nel XII secolo scrive nel Chronicon
vulturnense di una permuta di beni, intervenuta nell’anno 837 d.C. tra
la Abazia di S. Vincenzo al Volturno e il principe longobardo Sicardo che
avrebbe avuto per oggetto anche la terra di Cervinara. Luigi Barionovi, pe-
rò, eccellente studioso della storia cervinarese, declassa questa ipotesi
a livello di congettura nella rivista Samnium gennaio/giugno 1975.
L’ipotesi più accreditata è quella che fa risalire la nascita di Cervinara all'opera di colonizzazione del monachesimo,
che in Valle Caudina fu fecondo di iniziative per merito dei monaci del
convento di S. Vincenzo al Volturno. Si può ragionevolmente sostenere
che il nucleo centrale del paese, indicato con il termine castrum e
costituito dal castello, sia stato edificato durante la dominazione
longobarda per esigenze militari e che si sia sviluppato successiva-
mente per impulso dei monaci.
Diverse sono le ipotesi relative al nome di Cervinara: secondo alcuni esso deriva da un altare che i romani innalzarono alla dea delle messi, Cerere. Per altri deriva dal latino Cervinaria, ossia terra dei cervi: a conferma di questa ipotesi, nello stemma civico è rappresentato un cervo. Potrebbe anche derivare dalla presenza di una “cella vinaria” per la produzione del vino, sita in zona. Comunque, nessuna delle tesi sopra esposte può considerarsi certezza storica.
Cervinara è un comune suddiviso in diverse frazioni: Castello, Joffredo, Ferrari, Scalomoni, Pirozza, Curielli, Salomoni, San Marciano, Trescine, San Potito, Pantanari e Valle.
Nel Comune di Cervinara vi sono molte piazze e chiese dislocate nelle varie frazioni.
La sede comunale è ubicata in Piazza Trescine.
In Via Roma vi è una grande Villa Comunale, luogo di ritrovo degli abitanti di Cervinara e dei paesi limitrofi.
Tra le bellezze da visitare a Cervinara si segnalano:
-il Palazzo Marchesale nella frazione Ferrari, costruito sul finire del XVI secolo, per molto tempo abitato da alcuni componenti della famiglia Caracciolo-Sant'Erasmo, che lo vendettero ai Del Balzo. Interessante è la facciata per la presenza di un portale del XVI secolo, mentre all'interno si trovano un salone ricco di dipinti del '700 e decorazioni in stucco dello stesso periodo. Nel cortile del palazzo vi è una bellissima fontana simile a quella costruita dai Caracciolo al centro di Piazza Regina Elena.
- il Castello di Cervinara, ubicato nella frazione Castello, costruito dai Normanni e restaurato dagli Angioini. Oggi sono visibili i ruderi del castello che gli abitanti del posto chiamano “O Castellone”, luogo avvolto da un alone di mistero e leggende che si tramandano da generazioni.
-il Monumento ai caduti, situato nella Villa Comunale, inaugurato tra settembre e ottobre del 1930. La statua è alta 7 metri circa e raffigura la Patria, la Famiglia e la Religione. E' stata creato da Onorio Ruotolo, illustre cervinarese.
- la Chiave di Milot, opera in metallo realizzata dall’artista albanese Alfred Milot, situata nella rotonda dell’ingresso della città.
- il Lupo di Liu Rowang, opera in metallo realizzata dall’artista cinese e attualmente ubicata in Piazza Joffredo.
-la Spada angelica di Girotti, una spada simbolo di pace installata sui monti cervinaresi accanto al Cristo Redentore.
- Le Chiese: Abbazia di San Gennaro Vescovo e Martire, Chiesa di San Nicola Vescovo, Chiesa di San Marciano, Chiesa di S. Adiutore, Chiesa di San Potito, Chiesa di San Rocco, Chiesa di San Biagio, Chiesa di Santa Maria delle Grazie, Chiesa di Santa Maria della Valle, Chiesa del Carmine, Santuario Maria SS del Bagno e Santi Medici Cosma e Damiano.
Oltre a monumenti, arte, storie e buon cibo esistono diversi eventi che rendono ancora più unici i borghi e le piazze del paese. Da ricordare il Carnevale, la Festa di San Gennaro, il Presepe Vivente, la Via Crucis, Cervin-arte, la Sagra della castagna, la Sagra del tartufo, Cervinara sotto le stelle, il falò di Sant’Antuono e le tante iniziative culturali, religiose e sportive che si ripetono annualmente.

La leggenda narra che Cervinara fu fondata ''dietro la distruzione che Lu-
cio Silla fece di Caudium nell'anno 673 di Roma, sulle vestigia di un tem-
pio dedicato a Cerere, dea delle messi''. Tale ricostruzione, però, sugge-
stiva e affascinante, non trova confer-_
ma nelle fonti. Un’altra ipotesi sposta la nascita del paese al tempo dei
Longobardi, che si insediarono nel Sannio nell’anno 571: essa, però, è
smentita dal monaco Giovanni, che nel XII secolo scrive nel Chronicon
vulturnense di una permuta di beni, intervenuta nell’anno 837 d.C. tra
la Abazia di S. Vincenzo al Volturno e il principe longobardo Sicardo che
avrebbe avuto per oggetto anche la terra di Cervinara. Luigi Barionovi, pe-
rò, eccellente studioso della storia cervinarese, declassa questa ipotesi
a livello di congettura nella rivista Samnium gennaio/giugno 1975.
L’ipotesi più accreditata è quella che fa risalire la nascita di Cervinara all'opera di colonizzazione del monachesimo,
che in Valle Caudina fu fecondo di iniziative per merito dei monaci del
convento di S. Vincenzo al Volturno. Si può ragionevolmente sostenere
che il nucleo centrale del paese, indicato con il termine castrum e
costituito dal castello, sia stato edificato durante la dominazione
longobarda per esigenze militari e che si sia sviluppato successiva-
mente per impulso dei monaci.
Diverse sono le ipotesi relative al nome di Cervinara: secondo alcuni esso deriva da un altare che i romani innalzarono alla dea delle messi, Cerere. Per altri deriva dal latino Cervinaria, ossia terra dei cervi: a conferma di questa ipotesi, nello stemma civico è rappresentato un cervo. Potrebbe anche derivare dalla presenza di una “cella vinaria” per la produzione del vino, sita in zona. Comunque, nessuna delle tesi sopra esposte può considerarsi certezza storica.
Cervinara è un comune suddiviso in diverse frazioni: Castello, Joffredo, Ferrari, Scalomoni, Pirozza, Curielli, Salomoni, San Marciano, Trescine, San Potito, Pantanari e Valle.
Nel Comune di Cervinara vi sono molte piazze e chiese dislocate nelle varie frazioni.
La sede comunale è ubicata in Piazza Trescine.
In Via Roma vi è una grande Villa Comunale, luogo di ritrovo degli abitanti di Cervinara e dei paesi limitrofi.
Tra le bellezze da visitare a Cervinara si segnalano:
-il Palazzo Marchesale nella frazione Ferrari, costruito sul finire del XVI secolo, per molto tempo abitato da alcuni componenti della famiglia Caracciolo-Sant'Erasmo, che lo vendettero ai Del Balzo. Interessante è la facciata per la presenza di un portale del XVI secolo, mentre all'interno si trovano un salone ricco di dipinti del '700 e decorazioni in stucco dello stesso periodo. Nel cortile del palazzo vi è una bellissima fontana simile a quella costruita dai Caracciolo al centro di Piazza Regina Elena.
- il Castello di Cervinara, ubicato nella frazione Castello, costruito dai Normanni e restaurato dagli Angioini. Oggi sono visibili i ruderi del castello che gli abitanti del posto chiamano “O Castellone”, luogo avvolto da un alone di mistero e leggende che si tramandano da generazioni.
-il Monumento ai caduti, situato nella Villa Comunale, inaugurato tra settembre e ottobre del 1930. La statua è alta 7 metri circa e raffigura la Patria, la Famiglia e la Religione. E' stata creato da Onorio Ruotolo, illustre cervinarese.
- la Chiave di Milot, opera in metallo realizzata dall’artista albanese Alfred Milot, situata nella rotonda dell’ingresso della città.
- il Lupo di Liu Rowang, opera in metallo realizzata dall’artista cinese e attualmente ubicata in Piazza Joffredo.
-la Spada angelica di Girotti, una spada simbolo di pace installata sui monti cervinaresi accanto al Cristo Redentore.
- Le Chiese: Abbazia di San Gennaro Vescovo e Martire, Chiesa di San Nicola Vescovo, Chiesa di San Marciano, Chiesa di S. Adiutore, Chiesa di San Potito, Chiesa di San Rocco, Chiesa di San Biagio, Chiesa di Santa Maria delle Grazie, Chiesa di Santa Maria della Valle, Chiesa del Carmine, Santuario Maria SS del Bagno e Santi Medici Cosma e Damiano.
Oltre a monumenti, arte, storie e buon cibo esistono diversi eventi che rendono ancora più unici i borghi e le piazze del paese. Da ricordare il Carnevale, la Festa di San Gennaro, il Presepe Vivente, la Via Crucis, Cervin-arte, la Sagra della castagna, la Sagra del tartufo, Cervinara sotto le stelle, il falò di Sant’Antuono e le tante iniziative culturali, religiose e sportive che si ripetono annualmente.

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