omune montano, sorto nel Medioevo in un territorio popolato sin dalla più remota antichità; è sorretto dall’agricoltura e da un modesto apparato industriale. I casalboresi, con un indice di vecchiaia compreso nei valori medi, si dividono tra il capoluogo comunale, i minuscoli aggregati urbani di Masseria San Pietro e Pagliarone e alcune case sparse. L’abitato, adagiato sul declivio di un colle, conserva una struttura tipicamente medievale ed è immerso in un paesaggio caratterizzato dalla presenza massiccia di seminativi, vigneti, oliveti e frutteti; è inoltre dominato dal vicino monte Calvello, le cui pendici sono ammantate da fitte fustaie di latifoglie (in prevalenza boschi di roverella e cerro, puri o misti a castagno, carpino e acero) nonché da arbusti (biancospino, sanguinella, evonimo, coronilla) e numerose specie vegetali erbacee (pervinca, edera, vitalba e caprifoglio).
omune montano, sorto nel Medioevo in un territorio popolato sin dalla più remota antichità; è sorretto dall’agricoltura e da un modesto apparato industriale. I casalboresi, con un indice di vecchiaia compreso nei valori medi, si dividono tra il capoluogo comunale, i minuscoli aggregati urbani di Masseria San Pietro e Pagliarone e alcune case sparse. L’abitato, adagiato sul declivio di un colle, conserva una struttura tipicamente medievale ed è immerso in un paesaggio caratterizzato dalla presenza massiccia di seminativi, vigneti, oliveti e frutteti; è inoltre dominato dal vicino monte Calvello, le cui pendici sono ammantate da fitte fustaie di latifoglie (in prevalenza boschi di roverella e cerro, puri o misti a castagno, carpino e acero) nonché da arbusti (biancospino, sanguinella, evonimo, coronilla) e numerose specie vegetali erbacee (pervinca, edera, vitalba e caprifoglio).
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