Cairano

Comune montano, sorto nel Medioevo in un territorio abitato sin dalla più remota antichità; le tradizionali attività rurali, affiancate da alcune piccole imprese artigianali, rappresentano tuttora la principale fonte di reddito. La comunità dei cairanesi, con un indice di vecchiaia particolarmente superiore alla media, risiede nel capoluogo comunale e in alcune case sparse.

Arroccato sulla cima di un colle che s’innalza bruscamente dal fondovalle del fiume Ofanto, l’abitato è caratterizzato da una struttura urbanistica tipicamente medievale, contraddistinta da stradine che s’inerpicano verso la sommità dell’altura e che si snodano tra abitazioni accostate le une alle altre.
Il territorio comunale, solcato da alcuni corsi d’acqua, è caratterizzato da un alto tasso di umidità, che favorisce le attività agricole e il rigoglio della vegetazione riparia, habitat ideale del martin pescatore, della beccaccia, della taccola, del picchio muratore e del merlo; boschi cedui di roverella e cerro, popolati da upupe, fringuelli, pettirossi, scoiattoli e ricci, ammantano invece le pendici e le cime dei rilievi più elevati.
Sullo sfondo dorato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggiano, su una pianura erbosa, un colle all’italiana verde e un monte roccioso, sulla cui cima è posto un albero d’olivo dal fusto rosso; vi sono raffigurate, inoltre, tre stelle d’argento a sei raggi, poste in “sbarra centrata”.

Comune montano, sorto nel Medioevo in un territorio abitato sin dalla più remota antichità; le tradizionali attività rurali, affiancate da alcune piccole imprese artigianali, rappresentano tuttora la principale fonte di reddito. La comunità dei cairanesi, con un indice di vecchiaia particolarmente superiore alla media, risiede nel capoluogo comunale e in alcune case sparse.

Arroccato sulla cima di un colle che s’innalza bruscamente dal fondovalle del fiume Ofanto, l’abitato è caratterizzato da una struttura urbanistica tipicamente medievale, contraddistinta da stradine che s’inerpicano verso la sommità dell’altura e che si snodano tra abitazioni accostate le une alle altre.
Il territorio comunale, solcato da alcuni corsi d’acqua, è caratterizzato da un alto tasso di umidità, che favorisce le attività agricole e il rigoglio della vegetazione riparia, habitat ideale del martin pescatore, della beccaccia, della taccola, del picchio muratore e del merlo; boschi cedui di roverella e cerro, popolati da upupe, fringuelli, pettirossi, scoiattoli e ricci, ammantano invece le pendici e le cime dei rilievi più elevati.
Sullo sfondo dorato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggiano, su una pianura erbosa, un colle all’italiana verde e un monte roccioso, sulla cui cima è posto un albero d’olivo dal fusto rosso; vi sono raffigurate, inoltre, tre stelle d’argento a sei raggi, poste in “sbarra centrata”.

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