Fontanarosa

Tutta l’area del Comune di Fontanarosa, piccolo centro della Valle del Calore, é una zona abitata fin dalla Preistoria e segnata da notevoli testimonianze archeologiche, artistiche, monumentali ed ambientali, che creano uno splendido connubio tra arte, tradizione e natura.
Da un recente studio della competente Soprintendenza Archeologica è risultato che nell’area del Comune di Fontanarosa sono presenti alcuni siti archeologici di rilievo che sono datati a partire dal IV millennio a.C come quello in località Fievo o quelli, relativamente più recenti, in località S. Elia (XVIII sec. a.C.) e in località Torano (II – IV sec. a.C.).
L'abitato di Fontanarosa presenta la caratteristica di tutti i paesi medievali: territorio in parte pianeggiante, fertile, ricco di acque ed in parte, invece, collinare, piuttosto accidentato, con rocce affioranti e ricoperto di boschi, dei quali rimangono ancora delle tracce. La zona pianeggiante degrada dolcemente verso la valle, ove scorre il fiume Fredane, maggiore affluente del fiume Calore.
Fontanarosa aveva il suo castello nella parte più alta della collina rocciosa con le case disposte a semicerchio servite da una strada più ampia, dalla quale s'irraggiavano quasi come rampe, una miriade di stradine. Nella parte bassa il paese terminava con le mura sulle quali si aprivano alcune porte.
Il borgo antico è un dedalo di antiche strade e vicoli lastricati, dove è possibile ammirare i bellissimi portali in pietra, opera di artisti locali del XVII e XVIII secolo. Ed è proprio l’artigianato, l’Arte Antica tramandata di generazione in generazione, la caratteristica principale di Fontanarosa: l’arte di lavorare la pietra, intrecciare la paglia, battere il ferro, modellare il legno.
In epoca romana, lo sviluppo di Fontanarosa fu particolarmente legato alle vicende della vicina Aeclanum, come dimostrano le testimonianze archeologiche rinvenute nel suo territorio. Di seguito, durante il periodo normanno, appartenne alla Contea di Frigento e fu amministrata a lungo dai Gesualdo. Nel 1672 il tenimento di Fontanarosa fu acquistato dalla famiglia Tocco di Montemiletto, che la tennero fino alla caduta del feudalesimo.

Fontanarosa dista 11 km dall'autostrada A 16 Napoli-Bari, con uscita al casello di Grottaminarda. Proseguendo per la S.S.164 essa è raggiungibile anche mediante autobus di autolinee Fontanarosa-Avellino, con collegamenti per Avellino o per Grottaminarda .

Tutta l’area del Comune di Fontanarosa, piccolo centro della Valle del Calore, é una zona abitata fin dalla Preistoria e segnata da notevoli testimonianze archeologiche, artistiche, monumentali ed ambientali, che creano uno splendido connubio tra arte, tradizione e natura.
Da un recente studio della competente Soprintendenza Archeologica è risultato che nell’area del Comune di Fontanarosa sono presenti alcuni siti archeologici di rilievo che sono datati a partire dal IV millennio a.C come quello in località Fievo o quelli, relativamente più recenti, in località S. Elia (XVIII sec. a.C.) e in località Torano (II – IV sec. a.C.).
L'abitato di Fontanarosa presenta la caratteristica di tutti i paesi medievali: territorio in parte pianeggiante, fertile, ricco di acque ed in parte, invece, collinare, piuttosto accidentato, con rocce affioranti e ricoperto di boschi, dei quali rimangono ancora delle tracce. La zona pianeggiante degrada dolcemente verso la valle, ove scorre il fiume Fredane, maggiore affluente del fiume Calore.
Fontanarosa aveva il suo castello nella parte più alta della collina rocciosa con le case disposte a semicerchio servite da una strada più ampia, dalla quale s'irraggiavano quasi come rampe, una miriade di stradine. Nella parte bassa il paese terminava con le mura sulle quali si aprivano alcune porte.
Il borgo antico è un dedalo di antiche strade e vicoli lastricati, dove è possibile ammirare i bellissimi portali in pietra, opera di artisti locali del XVII e XVIII secolo. Ed è proprio l’artigianato, l’Arte Antica tramandata di generazione in generazione, la caratteristica principale di Fontanarosa: l’arte di lavorare la pietra, intrecciare la paglia, battere il ferro, modellare il legno.
In epoca romana, lo sviluppo di Fontanarosa fu particolarmente legato alle vicende della vicina Aeclanum, come dimostrano le testimonianze archeologiche rinvenute nel suo territorio. Di seguito, durante il periodo normanno, appartenne alla Contea di Frigento e fu amministrata a lungo dai Gesualdo. Nel 1672 il tenimento di Fontanarosa fu acquistato dalla famiglia Tocco di Montemiletto, che la tennero fino alla caduta del feudalesimo.

Fontanarosa dista 11 km dall'autostrada A 16 Napoli-Bari, con uscita al casello di Grottaminarda. Proseguendo per la S.S.164 essa è raggiungibile anche mediante autobus di autolinee Fontanarosa-Avellino, con collegamenti per Avellino o per Grottaminarda .

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