Centro montano di origini medievali, sostenuto dalle tradizionali attività rurali e dal turismo. I calabrittani, con un indice di vecchiaia nella media, si dividono tra il capoluogo comunale, la località di Quaglietta, di Bralia e San Mauro e alcune case sparse. L’abitato, adagiato sulla cima di un poggio, si compone di una parte più antica dall’aspetto medievale, arroccata intorno a una chiesa, e di quartieri più nuovi, posti più a valle. Il territorio comunale è caratterizzato da consistenti oscillazioni altimetriche e presenta paesaggi diversi: lungo il corso dei fiumi si sviluppano folti raggruppamenti di ontano napoletano e una ricca vegetazione riparia; boschi cedui di roverella e cerro si alternano, sui rilievi collinari, ai seminativi; le zone più elevate sono invece rivestite da vasti boschi di latifoglie e resinose, popolati, oltre che da lupi (di cui si contano qui numerosi esemplari), da volpi, faine, puzzole, martore, gatti selvatici e ricci.
Centro montano di origini medievali, sostenuto dalle tradizionali attività rurali e dal turismo. I calabrittani, con un indice di vecchiaia nella media, si dividono tra il capoluogo comunale, la località di Quaglietta, di Bralia e San Mauro e alcune case sparse. L’abitato, adagiato sulla cima di un poggio, si compone di una parte più antica dall’aspetto medievale, arroccata intorno a una chiesa, e di quartieri più nuovi, posti più a valle. Il territorio comunale è caratterizzato da consistenti oscillazioni altimetriche e presenta paesaggi diversi: lungo il corso dei fiumi si sviluppano folti raggruppamenti di ontano napoletano e una ricca vegetazione riparia; boschi cedui di roverella e cerro si alternano, sui rilievi collinari, ai seminativi; le zone più elevate sono invece rivestite da vasti boschi di latifoglie e resinose, popolati, oltre che da lupi (di cui si contano qui numerosi esemplari), da volpi, faine, puzzole, martore, gatti selvatici e ricci.
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