Nella descrizione di questo territorio non è contemplata la via di Sant'Agata, che va dal Prato di Sant'Agostino alla piazzetta della chiesa di San Giuseppe, mentre il Bando ne fa cenno per quello della Contrada dell'Onda, sebbene non designandola specificatamente; il che potrebbe sembrare una inspiegabile omissione. Ma non è così: poiché lo scopo principale del Bando è quello di far conoscere ai singoli la Contrada alla quale appartengono, esso non prende in considerazione le strade prive di abitazioni, e a quel tempo nel lato destro in discesa di questa via di Sant'Agata non vi erano case, come non vi se ne trovano oggi.
Peraltro dal tracciato della linea di confine del territorio dell'Onda, che venendo da via San Pietro si stende dal lato opposto per ricongiungersi con la via Giovanni Dupré, appare evidente che la Tartuca occupa la detta via Sant'Agata dal lato destro, discendola, fino all'incontro con la via di Fontanella, e non più oltre.
Risulta così ben chiaro, malgrado il silenzio del Bando, che nella via Sant'Agata il lato destro, venendo dal Prato di Sant'Agostino, rientra nel territorio della Tartuca, e il lato sinistro, in quello dell'Onda.
Nella descrizione di questo territorio non è contemplata la via di Sant'Agata, che va dal Prato di Sant'Agostino alla piazzetta della chiesa di San Giuseppe, mentre il Bando ne fa cenno per quello della Contrada dell'Onda, sebbene non designandola specificatamente; il che potrebbe sembrare una inspiegabile omissione. Ma non è così: poiché lo scopo principale del Bando è quello di far conoscere ai singoli la Contrada alla quale appartengono, esso non prende in considerazione le strade prive di abitazioni, e a quel tempo nel lato destro in discesa di questa via di Sant'Agata non vi erano case, come non vi se ne trovano oggi.
Peraltro dal tracciato della linea di confine del territorio dell'Onda, che venendo da via San Pietro si stende dal lato opposto per ricongiungersi con la via Giovanni Dupré, appare evidente che la Tartuca occupa la detta via Sant'Agata dal lato destro, discendola, fino all'incontro con la via di Fontanella, e non più oltre.
Risulta così ben chiaro, malgrado il silenzio del Bando, che nella via Sant'Agata il lato destro, venendo dal Prato di Sant'Agostino, rientra nel territorio della Tartuca, e il lato sinistro, in quello dell'Onda.
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