Centro collinare, sorto nell’alto Medioevo in un territorio popolato sin dall’antichità; tradizionalmente dedito alle attività agricole, è sorretto oggi dal turismo e da alcune imprese industriali di piccole e medie dimensioni.
Poco più di un terzo dei manocalzatesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore ai valori medi, si concentra nel capoluogo comunale, posto in posizione panoramica su una sella tra due colline e caratterizzato, nella struttura urbana, dall’intreccio tipicamente medievale di vicoli e piccole piazze; il resto della comunità si distribuisce nelle località di Faenzera-Pastenaca e San Barbato, in una serie di minuscoli aggregati urbani e in alcune case sparse sui fondi.
Il territorio comunale si estende su una serie di dolci colline, che degradano verso la valle del fiume Sabato.
Il paesaggio mostra l’aspetto tipico della conca avellinese, presentando estesi piani adatti agli insediamenti e alle colture di pianura, cui si alternano verdi praterie adibite al pascolo e lembi di boschi cedui di pino, roverella, cerro e acero.
Centro collinare, sorto nell’alto Medioevo in un territorio popolato sin dall’antichità; tradizionalmente dedito alle attività agricole, è sorretto oggi dal turismo e da alcune imprese industriali di piccole e medie dimensioni.
Poco più di un terzo dei manocalzatesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore ai valori medi, si concentra nel capoluogo comunale, posto in posizione panoramica su una sella tra due colline e caratterizzato, nella struttura urbana, dall’intreccio tipicamente medievale di vicoli e piccole piazze; il resto della comunità si distribuisce nelle località di Faenzera-Pastenaca e San Barbato, in una serie di minuscoli aggregati urbani e in alcune case sparse sui fondi.
Il territorio comunale si estende su una serie di dolci colline, che degradano verso la valle del fiume Sabato.
Il paesaggio mostra l’aspetto tipico della conca avellinese, presentando estesi piani adatti agli insediamenti e alle colture di pianura, cui si alternano verdi praterie adibite al pascolo e lembi di boschi cedui di pino, roverella, cerro e acero.
Bandi |