Comune montano, sorto nel Medioevo in un territorio popolato sin da epoca molto antica; è sorretto dalle attività rurali, affiancate dal turismo. La maggior parte degli aquilonesi, il cui indice di vecchiaia è compreso nei valori medi, risiede nel capoluogo comunale, adagiato in una piccola conca a pochi chilometri dal nucleo più antico, ormai abbandonato; il resto della comunità si distribuisce nel piccolo aggregato urbano di Contrada Malepasso e in case sparse sui fondi.
L’abitato, di recente costruzione, è caratterizzato da una planimetria regolare, con strade rettilinee che s’incrociano perpendicolarmente. Percorso da numerosi rivoli bordati da una rigogliosa vegetazione igrofila spontanea, il territorio comunale è in parte rivestito da vigneti e oliveti e, alle quote più elevate, da vaste formazioni boschive di cerro e quercia, puri o misti a castagno, carpino e acero.
Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurati due guerrieri sannitici con le mani poste in un fuoco che si origina da un tripode nero, disposto su una verde pianura; sullo sfondo rosso del capo si legge il motto in caratteri neri: AUT VINCERE AUT MORI. Sotto lo scudo, su una lista azzurra, bifida e svolazzante, spicca il motto in lettere nere: MIHI NOMEN FUIT CARBONARA.
Comune montano, sorto nel Medioevo in un territorio popolato sin da epoca molto antica; è sorretto dalle attività rurali, affiancate dal turismo. La maggior parte degli aquilonesi, il cui indice di vecchiaia è compreso nei valori medi, risiede nel capoluogo comunale, adagiato in una piccola conca a pochi chilometri dal nucleo più antico, ormai abbandonato; il resto della comunità si distribuisce nel piccolo aggregato urbano di Contrada Malepasso e in case sparse sui fondi.
L’abitato, di recente costruzione, è caratterizzato da una planimetria regolare, con strade rettilinee che s’incrociano perpendicolarmente. Percorso da numerosi rivoli bordati da una rigogliosa vegetazione igrofila spontanea, il territorio comunale è in parte rivestito da vigneti e oliveti e, alle quote più elevate, da vaste formazioni boschive di cerro e quercia, puri o misti a castagno, carpino e acero.
Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono raffigurati due guerrieri sannitici con le mani poste in un fuoco che si origina da un tripode nero, disposto su una verde pianura; sullo sfondo rosso del capo si legge il motto in caratteri neri: AUT VINCERE AUT MORI. Sotto lo scudo, su una lista azzurra, bifida e svolazzante, spicca il motto in lettere nere: MIHI NOMEN FUIT CARBONARA.
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